Un’ architettura incastonata nella roccia, modellazione della montagna e utilizzo di materiali naturali, dalle cromie dialoganti con il contesto. Il vetro a garantire permeabilità visiva tra interno e esterno, dove il paesaggio diventa vero e proprio sfondo dell’architettura. Sono questi i principi alla base del nostro progetto per una villa dislocata sulle pendici dell’Himalaya.
La volumetria si articola in diversi elementi che vengono tra loro ricuciti dalla copertura, una lama di cemento elemento svuotata in alcuni punti, favorendo la nascita di giochi di luce, elemento che arricchisce i toni e i colori dei materiali selezionati. Le forme geometriche si contrappongo alla complessità spaziale generata dallo sfalzamento tra i volumi, design che genera percorsi interni ed esterni alla villa, per un’architettura che si scopre durante il percorso. Giardini interni sono elemento di contatto tra gli spazi interni e quelli esterni e fungono da sfondo allo spazio living, pensato come un’area circordata dal verde.
Volumetricamente la villa si compone di elementi “solidi” e massicci, connessi tra loro da fogli orizzontali che ne esaltano l’orizzonalità e che fungono da connessione tra i vari ambienti e spazi dell’architettura. Elementi verticali snelli formano porticati e spazi d’ombra, che arricchiscono la qualità dello spazio, favorendo la presenza di giochi di luce e la nascita di coni vIsuali verso l’ambiente circostante, che viene così incorniciato, e creando al contempo dinamismo.